Irlanda: cosa ho visto

20 giugno 2011

Torna indietro

Irlanda: cosa ho visto
20 giugno 2011

Ho ultimato la selezione delle foto che ho realizzato durante un brevissimo viaggio fotografico in Irlanda, viaggio che è andato bene. Bene in particolare perché sono partito senza cadere nell'errore che invece spesso aspetta dietro l'angolo: desiderare una precisa situazione. Desiderio assolutamente comprensibile ma che nella fotografia, in particolare di paesaggio, si scontra con la realtà la quale si traduce nelle condizioni meteo. Per ottenere esattamente una particolare situazione, di luce o di condizioni meteo, bisognerebbe non avere limiti di tempo e poter attendere. Ma non sempre questo è possibile! 🙂
Vi sono luoghi che più di altri sono caratterizzati da un clima imprevedibile e l'Irlanda si batte bene! Ma, citando il fotografo Canadese Darwin Wigget, non ci sono mai cattive condizioni ma solo cattivi fotografi.
Tutto il periodo del viaggio è stato caratterizzato dal cielo coperto, a volte cupo, a volte piatto e sempre con la pioggia pronta a scendere: ma non è stato un male, anzi, la luce così diffusa e le nubi sempre presenti hanno permesso di sfruttare anche ore del giorno altrimenti precluse dalla luce troppo dura.
Ecco quindi di seguito un po' di cornici con dentro ciò che ho visto! 🙂

La prima immagine la voglio dedicare ad un'icona della costa occidentale: le Cliff of Moher (Aillte an Mhothair in gaelico irlandese ovvero "scogliere della rovina"). Si tratta di un sistema di impressionanti scogliere che nel punto più alto raggiungono i 214 metri, svettando sull'Oceano Atlantico:

Clicca qui per vedere questa immagine più grande
Dati di scatto: si tratta dell'unione di più scatti più scatti (a 58mm con Canon 24-105 su 5dMkII) senza però variare la composizione. Un primo scatto ad f/16 ed 1/50 di secondo per ovviare al vento che faceva tremare tutto quanto (rendendo critico usare tempi più lunghi), ed un ulteriore scatto con sulla lente il filtro polarizzatore (per scurire il mare andando ad intervenire sulla luce riflessa) ed un filtro ND da 6 stop ottenendo una posa da 10 secondi, posa che ho usato solo per il mare in quanto inevitabilmente la roccia risultava essere scarsa a nitidezza per via del suddetto vento!

Clicca qui per vedere questa immagine più grande
Dati di scatto: come per la foto precedente, anche in questo caso ho optato per due scatti. Uno ad 1/20 di secondo per ovviare un poco al vento e per avere lo spruzzo d'acqua presente, ed uno da 8 secondi per il mare.

Il verde, brillante, copre le colline ed i rilievi. Questa si, questa era una cosa che mi aspettavo dall'Irlanda: il verde. E non sono rimasto deluso, del resto vista la frequenza delle piogge è difficile immaginare un ambiente diverso!

Clicca qui per vedere questa immagine più grande
Dati di scatto: scatto singolo ad f/14, 220mm di focale (Canon 100-400) con un tempo di posa pari ad 1/250 si secondo.

Clicca qui per vedere questa immagine più grande
Dati di scatto: fotografia panoramica da 6 scatti verticali con diaframma pari ad f/16, focale pari a 17mm (Canon 17-40 su Canon 5dMkII) e bracketing sull'esposizione (di cui ho tenuto solo 2 pose in quanto sufficienti per coprire tutto dalle ombre alle alte luci): 1/50 di secondo ed 1/100.

Il mare, ritiratosi, lascia sulla spiaggia un grafismo meraviglioso contornato da un cielo cupo ed irrequieto:

Clicca qui per vedere questa immagine più grande
Dati di scatto: fotografia panoramica composta da 5 scatti verticali a 17mm di focale (Cnon 17-40 su Canon 5dMkII), con diaframma f/16 e 10 secondi di posa dato dal polarizzatore più un filtro ND da 6 stop. Il fare una panoramica in questo caso è stato utilissimo per eliminare (gratis) la fortissima vignettatura che i due filtri avvitati sulla lente andavano a creare.

Nella regione del Connemara sono frequentissimi i laghetti interni (per non parlare delle torbiere - con tutte le attenzioni del caso quando si procede a piedi), lungo uno dei quali una casupola, solitaria, stava ad osservare:

Clicca qui per vedere questa immagine più grande
Dati di scatto: foto panoramica composta da 6 scatti verticali a 17mm di focale (Canon 17-40 su Canon 5dMkII), per ognuno diaframma f/16 e due tempi di posa dati dal bracketing (il terzo del bracketing non serviva per via del contrasto non eccessivo): 1/200 ed 1/50 (il primo l'ho usato per il cielo ed il secondo per il terreno).

Il cielo non lasciava spiragli al sole e tutto era immerso in una luce diffusa e morbida. Numerose sono le spiagge che splendide stanno a contatto con l'Oceano scendendo lungo la costa, questo scorcio in particolare aveva però catturato la mia attenzione:

Clicca qui per vedere questa immagine più grande
Dati di scatto: fotografia panoramica composta da 5 scatti verticali a 17mm di focale (Canon 17-40 su Canon 5dMkII), diaframma f/16 e tre esposizioni in bracketing (1/50 - 1/100 - 1/200) più uno scatto extra con filtro ND da 6 stop per una posa pari a 4 secondi (che ho usato poi solo per l'acqua). Al solito ho usato il software PTGui per ottenere le 4 panoramiche complete (una per ogni esposizione) da poter poi sovrapporre in Photoshop come fossero normali scatti singoli.

Il primo luogo che visitammo: un cimitero sull'Oceano. Persone nate e vissute con il mare, hanno trovato riposo al suo fianco:

Clicca qui per vedere questa immagine più grande
Dati di scatto: panoramica composta da 4 scatti verticali a 17mm di focale (Cnon 17-40 su Canon 5dMkII), in bracketing con tempi pari a: 1/50 - 1/100 - 1/200.

Clicca qui per vedere questa immagine più grande
Dati di scatto: panoramica composta da 4 scatti verticali a 17mm di focale (Cnon 17-40 su Canon 5dMkII), in bracketing con tempi pari a: 1/50 - 1/100 - 1/200.

Per poter lavorare e vivere una terra difficile, gli uomini si sono prodigati negli anni nel realizzare infiniti muretti a secco. Subito alla mente mi si presentò la Lessinia, con i suoi sassi, le sue rocce, le sue pietre ben combinate fra loro, ma qui ero ben lontano:

Clicca qui per vedere questa immagine più grande
Dati di scatto: immagine ottenuta dall'unione di 5 scatti a 260mm di focale (Canon 100-400 su Canon 5dMkII) e diaframma f/14. Per ogni immagine non ho modificato composizione ed impostazioni di scatto, ho solo variato il punto di fuoco (partendo dal primo piano verso lo sfondo) perché volevo avere alla fine tutta l'immagine nitida. L'unione delle 5 immagini l'ho svolta manualmente in Photoshop (ma per fare questa operazione vi è un software che automatizza il tutto e funziona molto bene: Helicon Focus)

Alla prossima!

-Sig-

refresh captcha

Commenti all'articolo:
31 maggio 2011 - Valentina Corradi
...che spettacolo! E quanta nostalgia...
1 giugno 2011 - michele
Spettacolare l'idea per i flare!!! :
3 novembre 2011 - Emilio
posti stupendi foto stupende che meraviglia Emilio (sito web dinosauridisasso)
3 novembre 2011 - sigfridocorradi
Grazie mille!! :